Analizzando velocità e movimento delle galassie, un team di ricercatori delle Hawaii ha ridefinito i confini del luogo in cui si trova la nostra di galassia
Laniakea
: in hawaiano significa “cielo immenso” e un team di astronomi guidati da R. Brent Tully della University of Hawaii di Manoa ha scelto di chiamare così il superammasso che contiene anche la nostra Via Lattea. Superammasso del quale oggi sappiamo qualcosa in più, dal momento che i ricercatori, come raccontano su Nature questa settimana, ne hanno ridefinito i contorni.Se potessimo gettare uno sguardo dall’esterno sull’Universo infatti vedremmo che le galassie non sono distribuite in modo casuale né uniforme nello Spazio, ma si trovano raggruppate insieme, a formare ammassi contenenti anche fino a centinaia di galassie. Questi ammassi sono tutti interconnessi in una rete di filamenti di cui le galassie sono le perle. Nel punto in cui i filamenti si intersecano, spiegano gli scienziati, si trovano i superammassi, i cui confini però non sono molto definiti. Ma come si misura il confine di un superammasso di galassie?
L’idea dei ricercatori hawaiani è stata quella di misurare l’impatto che questi ammassi, con la loro forza gravitazionale, hanno sul movimento di galassie che si trovino tra due oggetti così massivi.
Per analizzare la distribuzione di materia gli scienziati hanno così mappato la velocità di questo tipo di galassie nell’Universo locale, riuscendo a individuare le zone dominate dai diversi superammassi.
Uno di questi è il nostro, e noi (intesi come Via Lattea) ci troviamo alla sua periferia.
Quanto è grande tutto il centro abitato? Be’, abbastanza. Secondo le stime effettuate dai ricercatori Laniakea ha un diametro di 500 milioni di anni luce e contiene una massa pari a quella di 1017 soli.
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