Le balle social contro la prevenzione. Il virus dei complotti sembra inarrestabile
I casi di morbillo sono aumentati del 230 per cento in meno di tre mesi. Ed è un dramma.
Ma la vera malattia che sta accartocciando su se
stesso questo Paese è il complottismo. Un virus che non smette di
espandersi e per il quale nessuno ha ancora inventato un vaccino. Non
possiamo prenderci in giro: la fuga dai vaccini è figlia di un'ideologia
che dilaga sempre più tra la gente e sul web. È il frutto bacato
dell'idea che dietro la scienza medica ci siano multinazionali della
morte che lucrano sulla nostra un pensiero un po' hippie e un po'
sinistro che mette all'indice tutto quello che ha a che fare con la
chimica, la scienza e l'industria. E tutto questo ribolle anche nella
pancia dei Cinque Stelle, in quella pentola a pressione che cuoce pezzi
di mezze verità sino a trasformarle in bugie intere. Dalla scia chimica
che ci intossica il cielo al vaccino che ci uccide il passo è breve. «Di
vaccino si può morire» era proprio il titolo di un post pubblicato nel
2010 sul blog di Grillo (non a sua firma, d'altronde abbiamo scoperto
che non ne è responsabile...). È di dodici parlamentari a 5 stelle la
proposta di legge presentata nel 2014 nella quale si sostiene che:
«Recenti studi hanno però messo in luce collegamenti tra le vaccinazioni
e alcune malattie specifiche quali leucemia, intossicazioni,
infiammazioni, immunodepressioni, mutazioni genetiche trasmissibili,
malattie tumorali, autismo e allergie». Studi ovviamente smentiti. E,
soprattutto, è stato lo stesso Beppe Grillo, dal palco del Vaffa Day del
2007, a dire: «Siamo l'unico Paese dove esistono 10 vaccini
obbligatori. Ti dicono che sei obbligato a curarti». Se gli italiani
hanno smesso di vaccinare i loro bimbi, la colpa ovviamente non può
essere solo di un partito. Ma di tutto quel retroterra che fa
dell'ignoranza e del passatismo la propria cultura.
Perché fino a quando si teorizzano complotti su Bilderberg, massonerie varie o invasioni aliene si fa solo un danno alla propria intelligenza (se pervenuta). Ma quando si trasloca la teoria del complotto dalla politica alla salute, non si è più solo degli imbecilli, ma dei criminali.
Non serve scomodare un'infinita casistica medica e scientifica che dimostra come la chimica ci abbia salvato la vita, l'abbia allungata e stia continuando a farlo. Basta la letteratura. Basta prendere in mano la Divina Commedia. «Nel mezzo del cammin di nostra vita», scrive Dante Alighieri all'età di trentacinque anni con uno slancio di ottimismo, dato che sarebbe morto soltanto ventuno anni dopo. Ecco, oggi, grazie alla scienza e alla medicina, nessun trentenne si sente a metà della propria esistenza. E in un futuro non lontano potrebbe pensare di essere a un terzo del cammin della sua vita. A patto che smettiamo di complottare contro noi stessi.
Perché fino a quando si teorizzano complotti su Bilderberg, massonerie varie o invasioni aliene si fa solo un danno alla propria intelligenza (se pervenuta). Ma quando si trasloca la teoria del complotto dalla politica alla salute, non si è più solo degli imbecilli, ma dei criminali.
Non serve scomodare un'infinita casistica medica e scientifica che dimostra come la chimica ci abbia salvato la vita, l'abbia allungata e stia continuando a farlo. Basta la letteratura. Basta prendere in mano la Divina Commedia. «Nel mezzo del cammin di nostra vita», scrive Dante Alighieri all'età di trentacinque anni con uno slancio di ottimismo, dato che sarebbe morto soltanto ventuno anni dopo. Ecco, oggi, grazie alla scienza e alla medicina, nessun trentenne si sente a metà della propria esistenza. E in un futuro non lontano potrebbe pensare di essere a un terzo del cammin della sua vita. A patto che smettiamo di complottare contro noi stessi.
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