Un doppio dramma familiare. Costato la vita a una madre e un terribile rimorso al figlio 15enne
Un
doppio dramma familiare. Costato la vita a una madre e un terribile
rimorso al figlio 15enne, involontario responsabile della sua morte.
Fino a ieri c'era ancora un filo di speranza. Poi la notizia
temuta è arrivata: non ce l'ha fatta la donna di 54 anni investita il
giorno prima da un'auto, al volante della quale c'era il figlio
quindicenne. Una tragedia consumata nel garage di una palazzina, nel
quartiere San Paolo a Legnano.
Il ragazzo aveva chiesto alla mamma di potersi mettere alla guida dell'auto di famiglia per compiere qualche manovra e iniziare così a imparare a guidare. La madre glielo aveva concesso e si era sistemata accanto alla macchina, con lo sportello aperto in modo da intervenire immediatamente in caso di necessità. Ma è bastato un istante ed è avvenuta la disgrazia. Forse il ragazzo non ha saputo moderare la velocità oppure gli è scivolato il piede sul pedale della frizione. In retromarcia l'ha urtata accidentalmente con la portiera e l'ha sbattuta con violenza a terra. La donna ha picchiato testa sull'asfalto e ha perso subito i sensi a causa di una copiosa emorragia cerebrale.
Nei garage sono arrivate subito la Croce rossa e l'automedica. Non c'era un attimo da perdere. I soccorritori hanno intubato la donna sul posto e poi immediata è stata la volata nel vicino ospedale di Legnano. Le sue condizioni erano però apparse subito disperate tanto da non essere possibile neppure intervenire con un'eventuale operazione chirurgica. Troppo gravi i danni neurologici. La donna è rimasta in coma tutta la notte e poi questa mattina è stata purtroppo dichiarata la sua morte cerebrale. I familiari hanno autorizzato il prelievo degli organi, come un ultimo gesto d'amore di questa madre che - come capita a tutte le mamme - voleva solo fare felice il figlio, esaudendo il suo desiderio di guidare una macchina. Ed ora, oltre al dolore lancinante che il ragazzo è tutta la sua famiglia stanno vivendo, c'è purtroppo anche da valutare la sua situazione penale. Per quanto successo potrebbe configurarsi infatti il reato di omicidio colposo, ma sarà l'autorità giudiziaria nei prossimi giorni a vagliare la dinamica di quando successo e considerare un'eventuale contestazione a carico del ragazzo, ora sotto choc.
Il ragazzo aveva chiesto alla mamma di potersi mettere alla guida dell'auto di famiglia per compiere qualche manovra e iniziare così a imparare a guidare. La madre glielo aveva concesso e si era sistemata accanto alla macchina, con lo sportello aperto in modo da intervenire immediatamente in caso di necessità. Ma è bastato un istante ed è avvenuta la disgrazia. Forse il ragazzo non ha saputo moderare la velocità oppure gli è scivolato il piede sul pedale della frizione. In retromarcia l'ha urtata accidentalmente con la portiera e l'ha sbattuta con violenza a terra. La donna ha picchiato testa sull'asfalto e ha perso subito i sensi a causa di una copiosa emorragia cerebrale.
Nei garage sono arrivate subito la Croce rossa e l'automedica. Non c'era un attimo da perdere. I soccorritori hanno intubato la donna sul posto e poi immediata è stata la volata nel vicino ospedale di Legnano. Le sue condizioni erano però apparse subito disperate tanto da non essere possibile neppure intervenire con un'eventuale operazione chirurgica. Troppo gravi i danni neurologici. La donna è rimasta in coma tutta la notte e poi questa mattina è stata purtroppo dichiarata la sua morte cerebrale. I familiari hanno autorizzato il prelievo degli organi, come un ultimo gesto d'amore di questa madre che - come capita a tutte le mamme - voleva solo fare felice il figlio, esaudendo il suo desiderio di guidare una macchina. Ed ora, oltre al dolore lancinante che il ragazzo è tutta la sua famiglia stanno vivendo, c'è purtroppo anche da valutare la sua situazione penale. Per quanto successo potrebbe configurarsi infatti il reato di omicidio colposo, ma sarà l'autorità giudiziaria nei prossimi giorni a vagliare la dinamica di quando successo e considerare un'eventuale contestazione a carico del ragazzo, ora sotto choc.
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