Una della vittime ha raccontato la spietata aggressione subita dalla banda guidata da Igor il russo, il killer di Budrio
Alessandro Colombani è ancora scosso dopo l'aggressione subita nel 2015 da parte della banda del killer di Budrio.
La gang guidata da "Igor il russo" composta da altre due persone - ora condannate all'ergastolo - ha pestato a sangue Colombani e lo ha poi derubato.
Ma non è servito: "Mi hanno imbavagliato, legato mani e piedi e hanno guardato quello che avevo in tasca. Hanno preso il bancomat". Poi i malviventi hanno preteso il codice del banca, e lo hanno abbandonato. "Mi hanno lasciato in una pozza di sangue, stavo affongando per colpa del bavaglio. Io sono strisciato in garage per strapparmelo via e poi mi sono liberato". Colombani è la prima vittima di quell'estate di violenza, ne seguiranno altre 3.
"Mi hanno lasciato in una pozza di sangue"
La voce trema, la mano destra quella usata per proteggersi dai colpi di bastone non si chiuderà mai più. I colpi l'hanno lesionata irremediabilmente. Ai microfoni di CorriereTv racconta quella terribile nottata: "Era sabato, avevo appena posteggiato l'auto in garage quando ho avvertito la prima bastonata in testa" spiega la vittima. "Loro continuavano a bastonare, senza pietà e senza dire una parola". L'unica cosa che Colombani è abbassare la testa, proteggersi il capo con le mani e chiedere aiuto.Ma non è servito: "Mi hanno imbavagliato, legato mani e piedi e hanno guardato quello che avevo in tasca. Hanno preso il bancomat". Poi i malviventi hanno preteso il codice del banca, e lo hanno abbandonato. "Mi hanno lasciato in una pozza di sangue, stavo affongando per colpa del bavaglio. Io sono strisciato in garage per strapparmelo via e poi mi sono liberato". Colombani è la prima vittima di quell'estate di violenza, ne seguiranno altre 3.
0 commenti:
Posta un commento