"Costi fino a mille euro all'anno". I commercialisti si sfogano e mettono nel mirino la trasmissione telematica delle liquidazioni periodiche dell'Iva
"Costi
fino a mille euro all'anno". I commercialisti si sfogano e mettono nel
mirino la trasmissione telematica delle liquidazioni periodiche
dell'Iva.
L'attacco arriva da Massimo Miani, il presidente dei commercialisti italiani.
"La trasmissione telematica delle comunicazioni delle liquidazioni
periodiche Iva, adempimento che vede la sua prima scadenza il 31 maggio,
necessita di un software specifico che potrebbe costare ai
professionisti fino a mille euro all’anno", ha affermato. Poi Miani ha
rincarato la dose: "Si tratta di una cifra abnorme e insostenibile". A
questo punto Miani lancia un appello "perché al fine di non rendere
gravoso l’adempimento, si tenti di uniformare le modalità di
trasmissione telematica di questi modelli a quelle tradizionalmente in
uso per gli altri adempimenti dichiarativi".
"Gli aspetti che destano maggiore preoccupazione - spiega Miani - sono legati alla firma e soprattutto all’invio telematico dei modelli, in considerazione del fatto che la trasmissione seguirà una strada del tutto nuova, non essendo utilizzabile per questo adempimento il tradizionale servizio Entratel". E diverse difficoltà vengono segnalate per il portale dell'Agenzia: "Utilizzando il portale web dell’Agenzia - prosegue il presidente dei commercialisti - si impone l’invio di un distinto file per ciascun contribuente. Ciò costituisce una criticità insormontabile per i professionisti. La modalità alternativa di invio diretto dei dati dal proprio software gestionale, tramite soggetto accreditato - afferma Miani - risulta l’unica concretamente praticabile per i professionisti, ma comporta dei costi aggiuntivi notevolissimi per l’acquisto e l’aggiornamento del software dedicato, costi che in alcuni casi si avvicinano ai mille euro all’anno".
"Gli aspetti che destano maggiore preoccupazione - spiega Miani - sono legati alla firma e soprattutto all’invio telematico dei modelli, in considerazione del fatto che la trasmissione seguirà una strada del tutto nuova, non essendo utilizzabile per questo adempimento il tradizionale servizio Entratel". E diverse difficoltà vengono segnalate per il portale dell'Agenzia: "Utilizzando il portale web dell’Agenzia - prosegue il presidente dei commercialisti - si impone l’invio di un distinto file per ciascun contribuente. Ciò costituisce una criticità insormontabile per i professionisti. La modalità alternativa di invio diretto dei dati dal proprio software gestionale, tramite soggetto accreditato - afferma Miani - risulta l’unica concretamente praticabile per i professionisti, ma comporta dei costi aggiuntivi notevolissimi per l’acquisto e l’aggiornamento del software dedicato, costi che in alcuni casi si avvicinano ai mille euro all’anno".
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