I dati fanno riferimento agli anni 2015/2016
La regione in cui i giovani bevono di più è la Calabria. Il dato è allarmante, in particolare perché, come si legge sulla "Gazzetta del Sud", questo ha provocato nella regione il maggior numero di decessi per alcolismo negli anni 2015-2016.
Come riporta il quotidiano calabrese, i dati sono contenuti
nello studio del ministero della salute presentato al Parlamento poche
settimane fa.
Secondo quanto si legge nell'articolo, nel 2015 in Calabria, ha consumato alcol quasi l'80 per cento degli uomini e quasi 50 per cento delle donne. I più bevuti sono stati soprattutto birra e amari. Sempre in Calabria, se si pensa al 'binge drinking', ovvero l'assunzione in un'unica occasione di consumo in breve tempo di oltre sei unità alcoliche (stando alla definizione dell'osservatorio nazionale alcol dell'istituto superiore di sanità), la media degli uomini è la più alta in Italia.
Ma se la Calabria è al primo posto per mortalità per patologie totalmente alcol-attribuibili, la Sicilia nel 2015 detiene il primato per consumatori di almeno una bevanda alcolica in un anno, con quasi il 70 per cento di consumatori di sesso maschile.
Un dato particolare, che riguarda i giovani italiani a partire dai 25 anni, è che il consumo di alcol aumenta con il titolo di studio conseguito. E' così soprattutto per le donne. Solo il 40 per cento delle donne con la licenza elementare ha bevuto alcol almeno una volta all'anno, ma il dato sale al quasi 70 per cento per le donne laureate.
A questa situazione già allarmante, si aggiunge un altro dato negativo nello studio pubblicato dal ministero della salute, sempre per ciò che riguarda la Calabria. Negli ultimi due anni, in questa regione, si sono registrati più morti per alcolismo, ma c'è una diminuzione dei "cat", i club alcologici territoriali, ovvero quelle comunità multifamiliari autonome che prevedono momenti di incontri tra persone e famiglie con problemi correlati all'alcol (e non solo, anche per altri stili di vita rischiosi, ndr). In Calabria, come si legge infine sulla Gazzetta del Sud, negli ultimi dieci anni, i cat sono diminuiti drasticamente da 46 a 12, una diminuzione del 75 per cento.
Secondo quanto si legge nell'articolo, nel 2015 in Calabria, ha consumato alcol quasi l'80 per cento degli uomini e quasi 50 per cento delle donne. I più bevuti sono stati soprattutto birra e amari. Sempre in Calabria, se si pensa al 'binge drinking', ovvero l'assunzione in un'unica occasione di consumo in breve tempo di oltre sei unità alcoliche (stando alla definizione dell'osservatorio nazionale alcol dell'istituto superiore di sanità), la media degli uomini è la più alta in Italia.
Ma se la Calabria è al primo posto per mortalità per patologie totalmente alcol-attribuibili, la Sicilia nel 2015 detiene il primato per consumatori di almeno una bevanda alcolica in un anno, con quasi il 70 per cento di consumatori di sesso maschile.
Un dato particolare, che riguarda i giovani italiani a partire dai 25 anni, è che il consumo di alcol aumenta con il titolo di studio conseguito. E' così soprattutto per le donne. Solo il 40 per cento delle donne con la licenza elementare ha bevuto alcol almeno una volta all'anno, ma il dato sale al quasi 70 per cento per le donne laureate.
A questa situazione già allarmante, si aggiunge un altro dato negativo nello studio pubblicato dal ministero della salute, sempre per ciò che riguarda la Calabria. Negli ultimi due anni, in questa regione, si sono registrati più morti per alcolismo, ma c'è una diminuzione dei "cat", i club alcologici territoriali, ovvero quelle comunità multifamiliari autonome che prevedono momenti di incontri tra persone e famiglie con problemi correlati all'alcol (e non solo, anche per altri stili di vita rischiosi, ndr). In Calabria, come si legge infine sulla Gazzetta del Sud, negli ultimi dieci anni, i cat sono diminuiti drasticamente da 46 a 12, una diminuzione del 75 per cento.
0 commenti:
Posta un commento