Feature 3

15/03/17

marzo 15, 2017

Il bonus da 80 euro potrebbe cambiare pelle. Il governo da qualche tempo ha avviato uno studio su come ridisegnare la misura in busta paga



Il bonus da 80 euro potrebbe cambiare pelle. Il governo da qualche tempo ha avviato uno studio su come ridisegnare la misura in busta paga.
I nodi da sciogliere sono tanti. E su questo fronte Ala e Scelta Civica presenteranno 3 proproste per rivisitare il bonus. Tra le proposte di Sc-Ala, anticipa Enrico Zanetti, ci sono tre interventi a costo zero per trasformare il bonus 80 euro in detrazione Irpef senza togliere un euro a tutti gli attuali beneficiari; per attuare sui rapporti di lavoro parasubordinato il principio per cui più è flessibile il rapporto di lavoro, maggiore è la convenienza economica del lavoratore e minore quella del committente e viceversa; per equiparare la tassazione dei redditi dei piccoli lavoratori autonomi con mono-committente a quella dei lavoratori dipendenti. Qualche giorno fa il Messaggero aveva provato a spiegare il piano per cambiare il bonus. Uno dei problemi da affrontare riguarda tutti i contribuenti che perdono il diritto al bonus per una variazione di reddito.
Gli 80 euro si azzerano quando la fascia di reddito passa dai 24 mila euro ai 26 mila. In questo scenario va sottolineato il rischio che alcuni dipendenti pubblici corrono nei prossimi mesi quando con un aumento di stipendio di circa 85 euro lordi potrebbero perdere parte degli 80 euro. I sindacati hanno chiesto al governo di separare l'aumento di stipendio dal bonus. Il governo inoltre potrebbe valutare l'ipotesi di estendere la soglia fino a 32 mila euro per gli aventi diritto. Il tutto aumentando di 6mila euro il margine ripsetto ai 26mila euro annui lordi attuali.

/mafiaevolutionfilm.net/

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