Un esclusivo ristorante americano ha iniziato a servire un proprio piatto, “un cane in cerca di oro”, su un iPad su cui viene proiettato un video di cani che scavano: idea geniale o assurda?
Gli oggetti tecnologici sono entrati ormai da tempo anche nelle cucine dei ristoranti di tutto il mondo. Non è raro oggi, infatti, che un cameriere venga a chiedere le ordinazioni con un palmare, così come non è raro trovare, in verti locali, un iPad sul quale ognuno può fare le sue ordinazioni e i camerieri vengono solo a portare il cibo, e non a chiedere che cosa si voglia mangiare. Ma un ristorante americano ha pensato a qualcosa in più: mettere a disposizione degli iPad che non servano per ordinare il cibo, ma per mangiarlo. Insomma, usare gli iPad come se fossero dei piatti.
Un’idea che forse fa inorridire qualcuno che vorrebbe avere i soldi per un dispositivo del genere e non può permetterselo, o comunque che fa sacrifici se un tablet gli serve magari per il proprio lavoro, ma quando si ha i soldi si può “sputare” (in senso ampio) anche su un dispositivo del genere. Sull’iPad viene servito un solo piatto che si chiama “Un cane in cerca di oro” e che mostra, sullo schermo, dei cani che corrono per il giardino e scavano per terra.
Sul piatto, invece, ci sono dei bocconcini di tartufo circondati da una serie di erbe tipiche del sottobosco, come l’edera e le felci, che però non sono commestibili ma servono solo a dare sapore al piatto; l’oro che il cane cerca è dato da alcuni bocconcini a base di tartufo, che con il loro odore, unito a quello delle piante e ai cani che stanno cercando, dovrebbe dare l’impressione di trovarsi in un bosco. L’effetto scenografico, c’è da dire, non manca.
Qualche dubbio invece è stato sollevato sull’igiene della cosa visto che, almeno a giudicare dalle ditate che sono presenti sui tablet, magari mangiarci sopra non è particolarmente igienico; in realtà i ristoratori dicono che non c’è alcun pericolo in quanto il tablet non tocca mai il cibo, perché è sormontato da una lastra di vetro e inserito all’interno di un box di legno artigianale. Il box e il vetro vengono lavati come gli altri piatti, mentre l’iPad viene semplicemente rimosso prima che tutto sia messo in lavastoviglie, e riutilizzato.
L’esperienza, quindi, è sicuramente strana e particolare, per una tendenza a trovare il ristorante più assurdo (tipo il ristorante per nudisti) che non sembra proprio placarsi; se consideriamo poi che i prezzi di questi locali non sono certo quelli delle trattorie all’angolo, possiamo chiederci se valga veramente la pena di mangiare del tartufo su un iPad su cui scorre un video di cani che giocano e scavano: voi che cosa ne pensate? Vorreste provare ad assaggiare questa particolare pietanza?
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