Feature 3

14/02/17

febbraio 14, 2017


Fin dal 2007 gli scienziati, con le nuove strumentazioni, captavano particolari segnali provenienti dallo spazio profondo. Dopo 10 anni si è finalmente capito da dove provengono, anche se la loro natura rimane un mistero.

 
Da ormai diversi anni, gli asteonomi stanno provando ad inviare alcuni segnali radio nello spazio per comunicare la presenza di vita sulla terra a eventuali abitanti di pianeti sconosciuti. Ma questo, da un po’ di tempo, sappiamo che non avviene in una sola direzione: infatti fin dal 2007 gli scienziati sono stati in grado di captare onde radio dallo spazio, segnali che durano pochi millesimi di secondo ma sono veramente molto intensi. Fino ad oggi non avevamo ulteriori informazioni su questo particolare fenomeno, ma da qualche giorno le cose sono un po’ più chiare, almeno in merito alla provenienza di queste onde.

Le onde radio, secondo gli astronomi che le hanno studiate, proverrebbero infatti da una galassia che si trova a 3 miliardi di anni luce da noi. Una distanza un tantino fuori dalla nostra portata, che infatti non ci permette nemmeno di capire se provengano da un pianeta, da una stella o da un altro corpo celeste, né tantomeno di capire se ci siano delle creature simili a noi che le emettano, magari cercando di comunicarci qualcosa. In ogni caso, la scoperta è molto interessante e ci permette di sapere qualcosa in più riguardo allo spazio.

Le onde, che sononstate captate per 18 volte distinte fin dal 2007, per cui sembrano essere emesse in modo ricorrente, durano davvero poco e per adesso gli scienziati non sono riuscite ad interpretarle in nessun modo, il che farebbe pensare ad un fenomeno naturale e non voluto magari da qualche forma di vita. Si indaga soprattutto sul buco nero che, stando alla struttura, si dovrebbe trovare al centro della galassia da cui il segnale proviene, galassia che è grande l’1% rispetto a quella di cui facciamo parte noi, che è la Via Lattea.
Ovviamente, quello di cui dobbiamo renderci conto è l’improbabilità più assoluta di venire a galla del fenomeno, anche negli anni a venire. Se consideriamo che non ci sono nemmeno telescopi in grado di farci sapere di più sulla galassia da cui provengono, difficilmente riusciremo a sapere con certezza assoluta a che cosa sono dovute, magari a quale fenomeno naturale sono dovute, questi segnali, ma non è tutto.
Bisogna infatti considerare, più di ogni altra cosa, che tre miliardi di anni luce di distanza significa che quei segnali sono stati emessi, essendo le onde radio onde elettromagnetiche (come la luce) tre miliardi di anni fa. E che la galassia, se osservata, la vediamo come era tre miliardi di anni fa, più o meno il periodo di nascita del nostro stesso pianeta. Insomma, stiamo vedendo e studiando un passato molto remoto, ed oggi in quella galassia potrebbero anche esserci delle creature e avere anche le tecnologie più moderne: purtroppo, però, per saperlo bisogna aspettare altri tre miliardi di anni.

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