Trent'anni
di reclusione: è la condanna arrivata nel processo con rito abbreviato a
carico di Manuel Foffo, reo confesso dell'omicidio di Luca Varani
Trent'anni
di reclusione: è la condanna arrivata nel processo con rito abbreviato a
carico di Manuel Foffo, reo confesso dell'omicidio di Luca Varani
Trent'anni di reclusione: è la condanna arrivata nel processo con rito abbreviato a carico di Manuel Foffo, reo confesso dell'omicidio di Luca Varani.
Foffo è ritenuto colpevole di omicidio volontario
aggravato da crudeltà. Il pm responsabile dell'indagine, Francesco
Scavo, aveva chiesto per lui trent'anni. A pronunciare la sentenza il
gup Nicola Di Grazia. Marco Prato, l'altra persona imputata per
l'assassinio, avvenuto la mattina del 4 marzo 2016, sarà giudicato con
rito ordinario la cui prima udienza è fissata per il 10 aprile. Le
strade dei due ex amici, accusati di aver seviziato e ucciso Varani,
dopo averne straziato il corpo con martello e coltelli da cucina, si
sono divise il giorno dopo il festino, del marzo scorso, terminato nella
follia omicida.
Il pm Francesco Scavo,aveva sollecitato una pena di 30 anni di reclusione per Foffo: la più alta che il magistrato potesse sollecitare in considerazione del rito scelto dall’imputato. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, nell’atto di chiusura, Foffo e Prato "dopo aver fatto entrambi ripetuto uso di sostanze alcoliche e stupefacenti nei giorni antecedenti l’evento e dopo essere usciti di casa nella mattina del 4 marzo ed aver girato in macchina per le vie di Roma alla ricerca di un qualsiasi soggetto da uccidere o comunque da aggredire al solo fine di provocargli sofferenze fisiche e togliergli la vita" avrebbero fatto rientro nell’appartamento di Foffo, dove avrebbero contattato Varani con un messaggio, invitandolo a raggiungerli per un incontro. Giunto nella casa d ivia Igino Giordani, avrebbero fatto denudare il ragazzo "sul presupposto diottenere una prestazione sessuale" e, dopo averlo stordito con una massiccia dose di Ghb, lo avrebbero aggredito selvaggiamente. I due indagati avrebbero quindi provato a strangolare Varani con una corda di nylon al collo per poi ferirlo a morte con oltre 100 colpi di martello e di coltello.
Il pm Francesco Scavo,aveva sollecitato una pena di 30 anni di reclusione per Foffo: la più alta che il magistrato potesse sollecitare in considerazione del rito scelto dall’imputato. Secondo quanto ricostruito dall’accusa, nell’atto di chiusura, Foffo e Prato "dopo aver fatto entrambi ripetuto uso di sostanze alcoliche e stupefacenti nei giorni antecedenti l’evento e dopo essere usciti di casa nella mattina del 4 marzo ed aver girato in macchina per le vie di Roma alla ricerca di un qualsiasi soggetto da uccidere o comunque da aggredire al solo fine di provocargli sofferenze fisiche e togliergli la vita" avrebbero fatto rientro nell’appartamento di Foffo, dove avrebbero contattato Varani con un messaggio, invitandolo a raggiungerli per un incontro. Giunto nella casa d ivia Igino Giordani, avrebbero fatto denudare il ragazzo "sul presupposto diottenere una prestazione sessuale" e, dopo averlo stordito con una massiccia dose di Ghb, lo avrebbero aggredito selvaggiamente. I due indagati avrebbero quindi provato a strangolare Varani con una corda di nylon al collo per poi ferirlo a morte con oltre 100 colpi di martello e di coltello.
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