Feature 3

25/02/17

febbraio 25, 2017

La gravità da sola non basta per tenerlo insieme, perché ruota su se stesso troppo in fretta. Proposta su Nature una teoria che spiega come mai non si disintegri

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I ricercatori dell’università del Tennessee sono riusciti a determinare la composizione e le proprietà fisiche di un grande asteroide che sta orbitando pericolosamente vicino alla Terra. Il meteoride, che ruota su se stesso a una velocità elevata, è formato da macerie e detriti ben compattati, che – fino ad ora inspiegabilmente – non si staccano dalla sua superficie.
Secondo uno studio appena pubblicato su Nature, l’asteroide noto come 1950 DA sarebbe tenuto insieme da forze coesive di Van der Waals, ed è la prima volta che un’interazione di questo tipo si rivela essenziale in un meteoride. Non si è trovata altra possibile spiegazione, visto che 1950 DA compie un giro completo su se stesso ogni 2 ore e 6 minuti mentre, secondo il modello utilizzato di solito che tiene conto solo della forza di gravità, il limite minimo del periodo di rotazione per evitare che le forze centrifughe sgretolino l’asteroide è di 2 ore e 12 minuti.
Analizzando le immagini termiche e modelli orbitali, in particolare, gli scienziati hanno stabilito che un oggetto posto sull’equatore dell’asteroide sperimenterebbe una gravità negativa, ossia che la forza centrifuga sarebbe più intensa della gravità e l’oggetto sarebbe lanciato nello Spazio.
1950 DA era già diventato famoso nel 2002, quando gli astronomi avevano annunciato che quell’ammasso lungo 1,3 chilometri aveva circa 1 possibilità su 300 di colpire la Terra entro il 2880. Da allora, nuove osservazioni hanno ulteriormente ridimensionato il rischio, tanto che oggi la probabilità è stimata in 1 su 20mila.
Anche se la probabilità di impatto è molto bassa, 1950 DA aveva messo in apprensione gli astronomi per via degli enormi danni che uno scontro con il nostro pianeta avrebbe provocato. Oltre a essere molto grosso, infatti, è anche piuttosto veloce, e compie un’orbita completa intorno al Sole ogni 2,2 anni.
Capire che cosa tiene insieme gli asteroidi serve prima di tutto per ottimizzare le strategie per prevenire impatti futuri con il nostro pianeta. Se un asteroide è tenuto insieme dalle forze di coesione di Van der Waals, infatti, basterebbe un piccolo impulso per provocare la rottura completa del meteoride e renderlo quasi del tutto inoffensivo.

/mafiaevolutionfilm.net/

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