Arrivano
i primi provvedimenti mentre continua l'inchiesta della Digos sui fatti
prima di Avellino-Hellas Verona. Bagarre tra il sindaco irpino e Flavio
Tosi
Arrivano
i primi provvedimenti mentre continua l'inchiesta della Digos sui fatti
prima di Avellino-Hellas Verona. Bagarre tra il sindaco irpino e Flavio
Tosi
Aggressione
a Luca Toni, in arrivo otto denunce ad Avellino. Prosegue l’inchiesta
della Digos e delle forze dell’ordine sull’episodio di sabato scorso a
margine dell’incontro di calcio di serie B tra i padroni di casa irpini e
l’Hellas Verona.
Gli otto tifosi colpiti dalla denuncia, come riporta il Corriere Veneto, dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di danneggiamento e violenza privata. Ma l’indagine prosegue per individuare chi, fra le otto persone individuate, sia stato il responsabile del lancio della bottiglia d’acqua contro il finestrino dell’auto su cui viaggiava l’ex centravanti di Fiorentina, Palermo e Bayern Monaco insieme ad altri due dirigenti del club veneto.
Il caso ha immediatamente sollevato un vespaio di polemiche. Lo stesso ex calciatore ha puntato il dito contro i vigili urbani del capoluogo irpino che, secondo lui, non sarebbero intervenuti per evitare l’aggressione. Accuse che il sindaco di Avellino Paolo Foti ha rispedito al mittente.
E proprio il primo cittadino irpino, adesso, ingaggia una polemica con il “collega” veronese Flavio Tosi. Quest’ultimo aveva chiesto all’omologo avellinese di scusarsi per quanto era accaduto nella sua città. Foti, che nell’immediatezza dell’aggressione, aveva porto le sue scuse alla società e alla squadra dell’Hellas non ha nessuna intenzione di chiedere scusa a Tosi: “Io non mi sono scusato col sindaco di Verona. Lui è uno che parla spesso a sproposito. Ho chiesto scuse ai dirigenti della squadra veneta, vittime di questo atto incivile e brutale che non è commentabile. L’autore del gesto merita di essere punito severamente”.
Gli otto tifosi colpiti dalla denuncia, come riporta il Corriere Veneto, dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di danneggiamento e violenza privata. Ma l’indagine prosegue per individuare chi, fra le otto persone individuate, sia stato il responsabile del lancio della bottiglia d’acqua contro il finestrino dell’auto su cui viaggiava l’ex centravanti di Fiorentina, Palermo e Bayern Monaco insieme ad altri due dirigenti del club veneto.
Il caso ha immediatamente sollevato un vespaio di polemiche. Lo stesso ex calciatore ha puntato il dito contro i vigili urbani del capoluogo irpino che, secondo lui, non sarebbero intervenuti per evitare l’aggressione. Accuse che il sindaco di Avellino Paolo Foti ha rispedito al mittente.
E proprio il primo cittadino irpino, adesso, ingaggia una polemica con il “collega” veronese Flavio Tosi. Quest’ultimo aveva chiesto all’omologo avellinese di scusarsi per quanto era accaduto nella sua città. Foti, che nell’immediatezza dell’aggressione, aveva porto le sue scuse alla società e alla squadra dell’Hellas non ha nessuna intenzione di chiedere scusa a Tosi: “Io non mi sono scusato col sindaco di Verona. Lui è uno che parla spesso a sproposito. Ho chiesto scuse ai dirigenti della squadra veneta, vittime di questo atto incivile e brutale che non è commentabile. L’autore del gesto merita di essere punito severamente”.
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