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12/02/17

febbraio 12, 2017


Il tè è una delle bevande più diffuse ed apprezzate al mondo, ed è anche una delle bevande più consumate (la prima dopo l’acqua). Però noi, anche perché non è tipico delle nostre zone, lo conosciamo poco: ecco qualche curiosità che lo riguarda.
Una delle bevande che consumiamo maggiormente, tra le più apprezzate tanto da avere, anche nel nostro paese, dei negozi dedicati, è il tè. Si tratta di una particolare pianta che da origine a delle foglie che, quando vengono messe in infusione, liberano sostanze piacevoli da bere e utili per il nostro organismo; la maggior parte delle persone, però, sanno poco del tè, ed è per questo che in questa lista abbiamo raccolto 10 curiosità interessanti che lo riguardano, per farvi sapere meglio che cosa bevete ogni giorno.

10. Tutti i tè derivano da un’unica pianta

Come accade anche per altre piante che mangiamo, esistono tantissime varietà di tè ma la pianta da cui si raccolgono è sempre e solo una, la Camellia sinensis. Nel tempo sono infatti state sviluppate tante varietà di questa pianta, e questo ha portato a tantissime varietà diverse per terreno in cui vengono coltivate e per attenzione che viene loro offerta, ma una delle cose più particolari è che, dal punto di vista nutritivo, non ci sono grandi differenze tra le varietà che beviamo. Più che altro, quello che cambia è il sapore.

9. Non siamo mai sicuri da dove provenga il tè

Anche se le leggi che regolano il commercio dei nostri alimenti sono molto rigide sull’indicazione del luogo di origine, quando una coltura è arrivata da un paese che non fa parte dell’Unione Europea è praticamente impossibile capire da dove arriva. E visto che il tè non nasce dalle nostre parti ma solo nei paesi asiatici è impossibile risalire alla coltivazione dove si trovava la pianta del tè che stavamo bevendo. Questo significa che anche per i tè più pregiati ci sono dei falsi.

8. Le bustine del tè

La maggior parte del tè, al giorno d’oggi, viene conservato nelle bustine, che sono state inventate negli Stati Uniti e non sono affatto il modo migliore per conservarlo. Il problema non è tanto l’essiccazione delle foglie o il fatto che vengono spezzate per poterle mettere nelle bustine, quanto il tempo di conservazione di queste, che fa perdere un sacco di sostanze utili contenute nelle foglie, vitamine in particolare. Insomma, non beviamo il tè nel modo migliore possibile, ma è anche vero che non ci sono molte alternative, qui da noi.

7. Il tè non è solo una bevanda

Una delle cose più particolari del tè è che non si tratta solamente di una bevanda, ma ha anche altri tipi di utilizzo. Uno dei più interessanti è quello di usarlo come antizanzare, per allontanarle: proprio come i gerani, il tè contiene dei principi attivi che disturbano questi insetti e li fanno allontanare, garantendo un’estate tranquilla. È un peccato solo che per avere un buon effetto ci vorrebbe troppo tè.

6. È la bevanda più consumata dopo l’acqua

Essendo il tè un’infusione, ne serve relativamente poco per abbeverare molte persone rispetto, ad esempio, al latte, che viene bevuto così come estratto dalla mammella della mucca. Questo, e il fatto che sia una bevanda tipica di paesi molto popolosi, fa sì che il tè rappresenti ad oggi la bevanda più consumata in tutto il mondo, che segue solamente l’acqua.

5. Che differenza c’è da tè nero a tè verde?

La differenza tra queste due bevande sta essenzialmente nella fermentazione, derivando dalla stessa pianta. Il tè nero, infatti, è un tè fermentato, in cui i batteri hanno avuto un ruolo fondamentale nella trasformazione creando altre sostanze nutritive; quando il tè invece non viene fermentato, quindi le foglie rimangono verdi e non cambiano colore, ecco che abbiamo il tè verde.

4. La teina e la caffeina sono… entrambe caffeina

Qualche anno fa si diceva che la teina e la caffeina fossero due cose diverse, due alcaloidi che derivavano rispettivamente dal tè e dal caffè. Le analisi molecolari hanno però mostrato come queste due molecole siano in realtà la stessa, identica, cosa, e vengono così chiamate entrambe caffeine. Motivo per cui il tè deteinato, privo degli effetti attivi della bevanda, è in realtà un tè decaffeinato.

3. Più il tè sta in infusione, più diventa amaro

Quando mettiamo il tè in infusione, dobbiamo tenerlo per almeno due minuti perché si liberino le sue sostanze, ma non dobbiamo esagerare perché altrimenti si liberano delle altre molecole, più difficili da estrarre, che oltre a combinarsi con la caffeina disattivandola (e facendo perdere al tè il suo effetto) rendono anche amara tutta la bevanda. Questo significa che bisogna fare molta attenzione, quando facciamo il tè, per berlo nelle condizioni migliori possibili.

2. Gli aromi del tè

I tè aromatizzati sono semplicemente varietà a cui vengono aggiunti degli aromi, messi insieme alle foglie, prima di essere imbustati. Un tè in foglie fresche quindi non può essere aromatizzato, ma acquista questa caratteristica solamente una volta che è avvenuta la lavorazione, e allora il tè acquisisce il tipico aroma; di solito nelle varietà più conosciute di tè questa fase non avviene nelle industrie occidentali, ma direttamente sul luogo della lavorazione. Questo non vale, naturalmente, per i tè al limone e alla pesca che troviamo qui da noi, che con il tè vero c’entrano ben poco.

1. La forza del tè

Come si fa a fare un tè più o meno forte? Il trucco è più semplice di quanto possa sembrare, perché si basa semplicemente sul mettere all’interno dell’infusione più o meno foglie, o bustine nel nostro caso. Infatti, bisogna mettere semplicemente meno foglie (al massimo usando il tè da filtrare) ma non va cambiato il tempo di infusione, perché altrimenti rischieremmo di bere acqua perché le sostanze contenute nel tè non hanno avuto modo di uscire.

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