Il tè è una delle bevande più diffuse ed apprezzate al mondo,
ed è anche una delle bevande più consumate (la prima dopo l’acqua). Però
noi, anche perché non è tipico delle nostre zone, lo conosciamo poco:
ecco qualche curiosità che lo riguarda.
Una delle bevande che consumiamo maggiormente, tra le
più apprezzate tanto da avere, anche nel nostro paese, dei negozi
dedicati, è il tè. Si tratta di una particolare pianta che da
origine a delle foglie che, quando vengono messe in infusione, liberano
sostanze piacevoli da bere e utili per il nostro organismo; la maggior
parte delle persone, però, sanno poco del tè, ed è per questo che in
questa lista abbiamo raccolto 10 curiosità interessanti che lo
riguardano, per farvi sapere meglio che cosa bevete ogni giorno.
10. Tutti i tè derivano da un’unica pianta
Come accade anche per altre piante che mangiamo, esistono tantissime varietà di tè ma la pianta da cui si raccolgono è sempre e solo una, la Camellia sinensis.
Nel tempo sono infatti state sviluppate tante varietà di questa pianta,
e questo ha portato a tantissime varietà diverse per terreno in cui
vengono coltivate e per attenzione che viene loro offerta, ma una delle
cose più particolari è che, dal punto di vista nutritivo, non ci sono
grandi differenze tra le varietà che beviamo. Più che altro, quello che
cambia è il sapore.
9. Non siamo mai sicuri da dove provenga il tè
Anche se le leggi che regolano il commercio dei nostri alimenti sono molto rigide sull’indicazione del luogo di origine, quando
una coltura è arrivata da un paese che non fa parte dell’Unione Europea
è praticamente impossibile capire da dove arriva. E visto che il tè non
nasce dalle nostre parti ma solo nei paesi asiatici è impossibile
risalire alla coltivazione dove si trovava la pianta del tè che stavamo
bevendo. Questo significa che anche per i tè più pregiati ci sono dei
falsi.
8. Le bustine del tè
La maggior parte del tè, al giorno d’oggi, viene conservato nelle bustine, che
sono state inventate negli Stati Uniti e non sono affatto il modo
migliore per conservarlo. Il problema non è tanto l’essiccazione delle
foglie o il fatto che vengono spezzate per poterle mettere nelle
bustine, quanto il tempo di conservazione di queste, che fa perdere un
sacco di sostanze utili contenute nelle foglie, vitamine in particolare.
Insomma, non beviamo il tè nel modo migliore possibile, ma è anche vero
che non ci sono molte alternative, qui da noi.
7. Il tè non è solo una bevanda
Una delle cose più particolari del tè è che non si tratta solamente di una bevanda, ma ha anche altri tipi di utilizzo. Uno
dei più interessanti è quello di usarlo come antizanzare, per
allontanarle: proprio come i gerani, il tè contiene dei principi attivi
che disturbano questi insetti e li fanno allontanare, garantendo
un’estate tranquilla. È un peccato solo che per avere un buon effetto ci
vorrebbe troppo tè.
6. È la bevanda più consumata dopo l’acqua
Essendo il tè un’infusione, ne serve relativamente poco per abbeverare molte persone rispetto, ad esempio, al latte, che
viene bevuto così come estratto dalla mammella della mucca. Questo, e
il fatto che sia una bevanda tipica di paesi molto popolosi, fa sì che
il tè rappresenti ad oggi la bevanda più consumata in tutto il mondo,
che segue solamente l’acqua.
5. Che differenza c’è da tè nero a tè verde?
La differenza tra queste due bevande sta essenzialmente nella fermentazione, derivando dalla stessa pianta. Il
tè nero, infatti, è un tè fermentato, in cui i batteri hanno avuto un
ruolo fondamentale nella trasformazione creando altre sostanze
nutritive; quando il tè invece non viene fermentato, quindi le foglie
rimangono verdi e non cambiano colore, ecco che abbiamo il tè verde.
4. La teina e la caffeina sono… entrambe caffeina
Qualche anno fa si diceva che la teina e la caffeina fossero due
cose diverse, due alcaloidi che derivavano rispettivamente dal tè e dal
caffè. Le analisi molecolari hanno però mostrato come queste due
molecole siano in realtà la stessa, identica, cosa, e vengono così
chiamate entrambe caffeine. Motivo per cui il tè deteinato, privo degli
effetti attivi della bevanda, è in realtà un tè decaffeinato.
3. Più il tè sta in infusione, più diventa amaro
Quando mettiamo il tè in infusione, dobbiamo tenerlo per almeno due minuti perché si liberino le sue sostanze, ma
non dobbiamo esagerare perché altrimenti si liberano delle altre
molecole, più difficili da estrarre, che oltre a combinarsi con la
caffeina disattivandola (e facendo perdere al tè il suo effetto) rendono
anche amara tutta la bevanda. Questo significa che bisogna fare molta
attenzione, quando facciamo il tè, per berlo nelle condizioni migliori
possibili.
2. Gli aromi del tè
I tè aromatizzati sono semplicemente varietà a cui vengono aggiunti degli aromi, messi insieme alle foglie, prima
di essere imbustati. Un tè in foglie fresche quindi non può essere
aromatizzato, ma acquista questa caratteristica solamente una volta che è
avvenuta la lavorazione, e allora il tè acquisisce il tipico aroma; di
solito nelle varietà più conosciute di tè questa fase non avviene nelle
industrie occidentali, ma direttamente sul luogo della lavorazione.
Questo non vale, naturalmente, per i tè al limone e alla pesca che
troviamo qui da noi, che con il tè vero c’entrano ben poco.
1. La forza del tè
Come si fa a fare un tè più o meno forte? Il trucco è più
semplice di quanto possa sembrare, perché si basa semplicemente sul
mettere all’interno dell’infusione più o meno foglie, o bustine nel
nostro caso. Infatti, bisogna mettere semplicemente meno foglie (al
massimo usando il tè da filtrare) ma non va cambiato il tempo di
infusione, perché altrimenti rischieremmo di bere acqua perché le
sostanze contenute nel tè non hanno avuto modo di uscire.
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