Feature 3

12/02/17

febbraio 12, 2017


Perché si dice “preciso come un orologio svizzero? E perché l’orologio ha 12 quadranti? E, ancora, qual è l’orologio più preciso al mondo e da quando gli orologi hanno le sveglie, che ci rovinano la vita tutte le mattine?
Tutti noi, per mettere delle regole alle nostre vite e per poter vivere in un mond civile, abbiamo bisogno di misurare il tempo. La misurazione del tempo passa, oggi, per gli orologi, dispositivi molto importanti che esistono in tantissime forme: dagli orologi giganti che si trovano sui campanili, ai piccoli meccanismi che misurano l’ora e si trovano nei nostri smartphone. La storia degli orologi, però, è interessante ed ha anche dell’incredibile: in questa lista abbiamo raccolto tantissime curiosità che li riguardano, per sapere qualcosa in più di un oggetto che usiamo per tutto il giorno, ma che conosciamo pochissimo.

10. L’orologio a pendolo ha portato a una misurazione del tempo molto più precisa

Anche se oggi gli orologi a pendolo non esistono più, in realtà sono stati rivoluzionari per la storia della misurazione del tempo. Infatti gli orologi a pendolo hanno risolto un problema fondamentale della misurazione dell’ora. Prima di essi la differenza tra due giorni consecutivi nella misurazione dell’ora era di ben un quarto d’ora, perso nella misurazione; dopo il pendolo, invece, la perdita era solamente di quindici secondi, quindi molto meno di prima.

9. Perché gli orologi a volte hanno il quattro scritto come IIII e non come IV

Il motivo di questa cosa molto curiosa è di natura storica. Per prima cosa, stampare negli orologi grandi una stanga, I, rispetto ad una V, era più conveniente e questo riduceva il costo di tutto l’orologio; inoltre anche i contadini usavano gli orologi, e visto che non avevano studiato, era difficile far capire che l’ora IV era da leggere come 5-1. Così venivano messe le quattro stanghe, e questa tradizione continua ancora oggi, anche se è solo una tradizione.

8. Perché gli orologi spesso hanno le lancette alle 10 e 10

Il motivo è molto semplice ed è solo una questione di marketing. Lasciando in negozio tutte le lancette alle 10 e 10 si riesce infatti a risaltare, e ad incorniciare, la marca che lo produce, che si trova scritta sotto il 12; allo stesso tempo, poi, gli orologi possono avere dei quadranti che di solito si trovano nella parte inferiore dell’orologio. In questa maniera le lancette non si sovrappongono a quei quadranti, permettendo di vederli bene.

7. Perché l’orologio ha 12 ore?

Sembrerebbe una domanda banale ma non lo è affatto. Lo standard del quadrante a 12 ore è stato preso all’epoca della Rivoluzione Francese, imponendo a tutti i produttori di orologi di seguirlo. In precedenza si erano utilizzati anche dei quadranti a 24 ore e dei quadranti a 6 ore, che poi sono scomparse; esistono addirittura orologi con quadranti a 10 ore, perché qualcuno aveva proposto di modificare il numero delle ore presenti in una giornata. L’idea non ha avuto successo.

6. L’orologio più preciso del mondo perde un secondo ogni 20 milioni di anni

L’orologio al momento più preciso del mondo è così preciso che il suo conteggio perde solamente un secondo ogni 20 milioni di anni. Questo significa che non potremo mai sbagliare l’ora se lo utilizziamo, e inconsapevolmente lo facciamo: quando utilizziamo l’ora automatica del cellulare, ci sincronizziamo proprio con quell’orologio. E non possiamo dire che siamo arrivati in ritardo!

5. Cos’è la cronostasi?

Se guardi un orologio a muro, anche che hai in casa, noterai un curioso effetto detto cronostasi. Guardando la lancetta dei secondi, in pratica, quando quella si ferma sul secondo ti sembrerà che la lancetta torni leggermente indietro. In realtà è un’illusione ottica del nostro cervello, che si aspetta la lancetta continui ad andare avanti quando invece non lo fa, e lui ci inganna facendoci credere che stia tornando indietro. In realtà, non torna indietro, nemmeno perché rimbalza.

4. La professione di “svegliatore”, scomparsa con gli orologi

L’orologio, e di conseguenza la sveglia, ha fatto scomparire una delle professioni più bizzarre del passato, quella dello svegliatore. I metodi per misurare il tempo esistevano già, ma gli orologi non suonavano prima dell’invenzione della sveglia; per questo motivo c’era una persona che si svegliava presto, guardava l’orologio e poi andava a svegliare il re, o comunque il signore, all’ora giusta. Come facesse lui a non dormire troppo, non lo sappiamo.

3. L’invenzione della sveglia

Appare incredibile pensare che se il movimento del pendolo era stato studiato da Galileo Galilei nel ‘600 ci sia stato bisogno di altri due secoli (!!) prima di inventare una sveglia. Nel 1787 venne inventata la prima sveglia che suonava alle quattro di mattina, l’ora a cui il suo inventore, Hutchins, si svegliava per lavorare. Dovettero passare però altri 60 anni prima che fosse inventata la prima sveglia regolabile! Insomma, alle persone piaceva dormire.

2. Gli USA e il tempo misurato in modo diverso

Negli Stati Uniti fu necessaria la creazione della ferrovia, nel 1883, perché il paese avesse un’ora unica. Prima di quell’epoca, infatti, ogni paese aveva un orologio “madre” che si trovava sul campanile, da cui tutti gli abitanti rimettevano l’ora. Per cui spostandosi di paese in paese ci stava di trovare un’ora completamente diversa da quella che avevamo lasciato!

1. Preciso come un orologio svizzero!

L’origine di questo modo di dire proviene, ovviamente, dalla lunga tradizione che la Svizzera ha nella produzione di orologi. In realtà, però, il motivo non è quello tradizionale, quanto va ricercato nel fatto che la Svizzera nel periodo d’oro degli orologi aveva semplicemente più soldi rispetto agli altri paesi. Avere più soldi significava poter fare maggiori investimenti, avere quindi meccanismi migliori e di conseguenza una misurazione dell’ora più precisa rispetto agli orologi provenienti da altri paesi. Insomma, gli orologi svizzeri erano letteralmente più precisi degli altri, e proprio da lì arriva il modo di dire.

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