Perché si dice “preciso come un orologio svizzero? E perché
l’orologio ha 12 quadranti? E, ancora, qual è l’orologio più preciso al
mondo e da quando gli orologi hanno le sveglie, che ci rovinano la vita
tutte le mattine?
Tutti noi, per mettere delle regole alle nostre vite e per poter vivere in un mond civile, abbiamo
bisogno di misurare il tempo. La misurazione del tempo passa, oggi, per
gli orologi, dispositivi molto importanti che esistono in tantissime
forme: dagli orologi giganti che si trovano sui campanili, ai piccoli
meccanismi che misurano l’ora e si trovano nei nostri smartphone. La
storia degli orologi, però, è interessante ed ha anche dell’incredibile:
in questa lista abbiamo raccolto tantissime curiosità che li
riguardano, per sapere qualcosa in più di un oggetto che usiamo per
tutto il giorno, ma che conosciamo pochissimo.
10. L’orologio a pendolo ha portato a una misurazione del tempo molto più precisa
Anche se oggi gli orologi a pendolo non esistono più, in realtà sono stati rivoluzionari per
la storia della misurazione del tempo. Infatti gli orologi a pendolo
hanno risolto un problema fondamentale della misurazione dell’ora. Prima
di essi la differenza tra due giorni consecutivi nella misurazione
dell’ora era di ben un quarto d’ora, perso nella misurazione; dopo il
pendolo, invece, la perdita era solamente di quindici secondi, quindi
molto meno di prima.
9. Perché gli orologi a volte hanno il quattro scritto come IIII e non come IV
Il motivo di questa cosa molto curiosa è di natura storica. Per
prima cosa, stampare negli orologi grandi una stanga, I, rispetto ad
una V, era più conveniente e questo riduceva il costo di tutto
l’orologio; inoltre anche i contadini usavano gli orologi, e visto che
non avevano studiato, era difficile far capire che l’ora IV era da
leggere come 5-1. Così venivano messe le quattro stanghe, e questa
tradizione continua ancora oggi, anche se è solo una tradizione.
8. Perché gli orologi spesso hanno le lancette alle 10 e 10
Il motivo è molto semplice ed è solo una questione di marketing. Lasciando
in negozio tutte le lancette alle 10 e 10 si riesce infatti a
risaltare, e ad incorniciare, la marca che lo produce, che si trova
scritta sotto il 12; allo stesso tempo, poi, gli orologi possono avere
dei quadranti che di solito si trovano nella parte inferiore
dell’orologio. In questa maniera le lancette non si sovrappongono a quei
quadranti, permettendo di vederli bene.
7. Perché l’orologio ha 12 ore?
Sembrerebbe una domanda banale ma non lo è affatto. Lo
standard del quadrante a 12 ore è stato preso all’epoca della
Rivoluzione Francese, imponendo a tutti i produttori di orologi di
seguirlo. In precedenza si erano utilizzati anche dei quadranti a 24 ore
e dei quadranti a 6 ore, che poi sono scomparse; esistono addirittura
orologi con quadranti a 10 ore, perché qualcuno aveva proposto di
modificare il numero delle ore presenti in una giornata. L’idea non ha
avuto successo.
6. L’orologio più preciso del mondo perde un secondo ogni 20 milioni di anni
L’orologio al momento più preciso del mondo è così preciso che il
suo conteggio perde solamente un secondo ogni 20 milioni di anni. Questo
significa che non potremo mai sbagliare l’ora se lo utilizziamo, e
inconsapevolmente lo facciamo: quando utilizziamo l’ora automatica del
cellulare, ci sincronizziamo proprio con quell’orologio. E non possiamo
dire che siamo arrivati in ritardo!
5. Cos’è la cronostasi?
Se guardi un orologio a muro, anche che hai in casa, noterai un curioso effetto detto cronostasi. Guardando
la lancetta dei secondi, in pratica, quando quella si ferma sul secondo
ti sembrerà che la lancetta torni leggermente indietro. In realtà è
un’illusione ottica del nostro cervello, che si aspetta la lancetta
continui ad andare avanti quando invece non lo fa, e lui ci inganna
facendoci credere che stia tornando indietro. In realtà, non torna
indietro, nemmeno perché rimbalza.
4. La professione di “svegliatore”, scomparsa con gli orologi
L’orologio, e di conseguenza la sveglia, ha fatto scomparire una delle professioni più bizzarre del passato, quella
dello svegliatore. I metodi per misurare il tempo esistevano già, ma
gli orologi non suonavano prima dell’invenzione della sveglia; per
questo motivo c’era una persona che si svegliava presto, guardava
l’orologio e poi andava a svegliare il re, o comunque il signore,
all’ora giusta. Come facesse lui a non dormire troppo, non lo sappiamo.
3. L’invenzione della sveglia
Appare incredibile pensare che se il movimento del pendolo era stato studiato da Galileo Galilei nel ‘600 ci
sia stato bisogno di altri due secoli (!!) prima di inventare una
sveglia. Nel 1787 venne inventata la prima sveglia che suonava alle
quattro di mattina, l’ora a cui il suo inventore, Hutchins, si svegliava
per lavorare. Dovettero passare però altri 60 anni prima che fosse
inventata la prima sveglia regolabile! Insomma, alle persone piaceva
dormire.
2. Gli USA e il tempo misurato in modo diverso
Negli Stati Uniti fu necessaria la creazione della ferrovia, nel 1883, perché
il paese avesse un’ora unica. Prima di quell’epoca, infatti, ogni paese
aveva un orologio “madre” che si trovava sul campanile, da cui tutti
gli abitanti rimettevano l’ora. Per cui spostandosi di paese in paese ci
stava di trovare un’ora completamente diversa da quella che avevamo
lasciato!
1. Preciso come un orologio svizzero!
L’origine di questo modo di dire proviene, ovviamente, dalla lunga tradizione che la Svizzera ha nella produzione di orologi. In
realtà, però, il motivo non è quello tradizionale, quanto va ricercato
nel fatto che la Svizzera nel periodo d’oro degli orologi aveva
semplicemente più soldi rispetto agli altri paesi. Avere più soldi
significava poter fare maggiori investimenti, avere quindi meccanismi
migliori e di conseguenza una misurazione dell’ora più precisa rispetto
agli orologi provenienti da altri paesi. Insomma, gli orologi svizzeri
erano letteralmente più precisi degli altri, e proprio da lì arriva il
modo di dire.
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