I robot hanno tutti la forma umana? Sono pericolosi? E quanto
costa costruirne uno? A questa e ad altre domande molto interessanti
andiamo a rispondere in questa lista, sfatando diversi miti.
Un robot una macchina costruita dall’uomo, che ha un cervello artificiale per compiere alcuni lavori al suo posto.
Si tratta di uno degli oggetti più comuni che possiamo trovare al
giorno d’oggi negli ambienti più diversi, da quello industriale a
quello domestico. Tuttavia ci sono una serie di cose che molti non hanno
capito a proposito di queste macchine, e in questa lista andiamo a
spiegarvi quali sono. Perché non tutti i robot hanno forma
umanoide e cercano di conquistare il mondo come vediamo nei film, ma
siamo circondati da molti più robot di quanto pensiamo.
10. I robot non sono un’invenzione moderna
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i robot sono un’invenzione tutt’altro che moderna.
Infatti i primi robot arrivano addirittura dall’antica Grecia, 400 anni
prima della nascita di Cristo. In quest’epoca, infatti, un inventore
aveva creato un piccione meccanico che muoveva le ali, ovviamente senza
corrente elettrica. Ma i progetti di robot si sono susseguiti più o meno
sempre nel corso della storia, tanto che il nostro Leonardo da Vinci
aveva inventato un prototipo di cavaliere meccanico che andava a
cavallo. Non è mai stato realizzato, ma l’idea comunque c’era.
9. La maggior parte dei robot assemblano automobili
Pixabay
Anche questo non è vero, o meglio non è vero oggi: 30 anno fa lo sarebbe stato.
Se in passato infatti la maggior parte dei robot lavorava nell’ambito
automobilistico, oggi non è più così, e almeno la metà di loro si trova
in un ambiente diverso da quello delle fabbriche di automobili. Ad
esempio, ci sono molto robot in industrie di altro tipo, ma anche negli
ospedali e addirittura nelle case delle persone, dove aiutano nei lavori
domestici.
8. I robot sono costosi
Come tutte le cose, il prezzo di un robot dipende da quello che deve fare. Un
robot androide con un comportamento simil-umano è ovviamente
costosissimo, e nemmeno le persone più ricche possono permetterselo
(anche perché è ancora in sviluppo) ma ci sono dei robot, che fanno cose
semplici come lavare i pavimenti, seguire una luce o muoversi lungo i
battiscopa della casa, che hanno un costo esiguo, a volte anche meno di
un centinaio di euro. Insomma, è un’affermazione che non può essere
generalizzata.
7. I robot porteranno alla disoccupazione di massa
Questo è vero ma solo da un certo punto di vista, e non nel suo totale. Che
dal 1800 ad oggi le macchine abbiano cambiato completamente il modo di
lavorare delle persone è una cosa innegabile, e anche che abbiano fatto
sparire completamente alcuni lavori. Ma allo stesso tempo ne hanno
creati di nuovi, perché il robot compie un lavoro solamente automatico, e
per i lavori mentali non è adatto; per cui, come molti posti sono
spariti, altrettanti se ne sono creati, e non vedremo una disoccupazione
di massa a causa loro.
6. I robot sono più intelligenti degli umani
Un robot, ma anche un computer, è in grado di fare alcune cose molto meglio degli umani: pensiamo
alle operazioni matematiche, ad esempio, piuttosto che alle operazioni
di precisione. Ma questo non significa che un robot sia più intelligente
di un uomo, soprattutto perché un essere intelligente deve riuscire a
cavarsela nelle situazioni più diverse, ad adattarsi, e questo i robot
non lo sanno fare. Sanno fare bene solo ciò per cui sono stati
programmati.
5. Tutti i robot sono umanoidi
Questa è un’informazione completamente sbagliata che arriva direttamente dai film di Hollywood. L’aspetto
umanoide serve solo per far sentire i robot più simili a noi, ma per i
lavori è tutt’altro che utile, perché non è certo la forma migliore per
fare ciò che devono fare. Pensiamo ad un robot aspirapolvere o
lavapavimenti, che è un disco alto dieci centimetri: è efficiente, come
non lo sarebbe mai un robot umanoide che spazza o passa lo straccio per
terra come fanno gli umani. Per cui i robot non sono e non diventeranno
(a parte alcuni) umanoidi.
4. I robot sono pericolosi
Altra idea che ci hanno mostrato i film, ma che non trova alcun riscontro nella realtà. I
robot non sono né buoni né cattivi e, come un coltello è utile
(mangiare) o pericoloso (uccidere) in base a chi lo usa, un robot è
pericoloso in base a chi lo programma. Se si programma un robot per
uccidere allora quello è pericoloso, ma ad essere pericoloso è in realtà
l’umano che lo produce, non il robot in sé.
3. I robot possono avere dei sentimenti
Non avendo un sistema nervoso strutturato come il nostro un robot non può avere sentimenti, anche
se il robot può essere programmato in modo che a noi sembri che abbia
dei sentimenti. Nel senso che un robot può fare una faccia triste se gli
diciamo “hai sbagliato”, può punirsi, può sbattere la testa nel muro se
è stato programmato così. Ma in realtà non sta provando nulla.
2. Chi ha inventato i robot?
La risposta precisa a questa domanda non esiste, perché il robot è nato da una serie di menti, e
non da una sola. Visto che ci vogliono molte conoscenze e di tante
discipline diverse per crearne uno, è impossibile stabilire precisamente
chi abbia inventato un robot qualsiasi, perché le macchine sono sempre
esistite, e il limite tra macchina e robot vero e proprio non è più di
tanto chiaro.
1. L’Intelligenza Artificiale è un sogno lontano
In realtà l’AI i robot ce l’hanno già oggi, perché per
definizione è la capacità di un robot di imitare dei comportamenti
umani. Diverso è parlare, come abbiamo detto prima,mdelle capacità
cognitive di un robot: infatti da questo punto di vista siamo ancora
molto lontani riguardo all’umanizzazione dei robot, e rimarremo
probabilmente lontani per molti anni a venire: insomma, la rivolta
robotica è, oggi, una cosa ancora molto fantascientifica.
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