Un nuovo studio pubblicato su PNAS fornisce la 'prova
inconfutabile' che un impatto cosmico avvenuto sul nostro pianeta 13
mila anni fa ha spinto l'uomo a sviluppare l'agricoltura. Per un ironico
paradosso, per la prima volta si afferma che un meteorite, invece di
distruggere, ha dato inizio alla civilizzazione umana.
Che il
nostro pianeta abbia subito un catastrofico impatto con un corpo celeste
(meteora o cometa) circa 13 mila anni fa, è ormai stato accertato da
diversi studi condotti negli ultimi anni [Leggi articolo].
Ma un
team di ricercatori di Dartmouth ha collegato, per la prima volta, il
catastrofico impatto extraterrestre con il drastico cambiamento
climatico avvenuto circa 12, 9 mila anni fa, all'alba della civiltà
umana.
Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the
National Academy of Sciences (PNAS), il corpo celeste colpì il Quebec,
sollevando una pioggia di roccia fusa bollente lungo la costa atlantica
del Nord America.
Gli scienziati ritengono che l'impatto diede il
via ad un rapido abbassamento delle temperature terrestri, causando il
periodo geologico noto come Younger Dryas, caratterizzato da grande
freddo e prolungate siccità.
La nuova ricerca mina alla base la
controversa teoria precedentemente elaborata per spiegare l'origine del
Younger Dryas, nella quale si attribuisce il raffreddamento planetario
all'improvviso arresto delle correnti dell'Oceano Atlantico del Nord,
provocato dall'immissione di grandi quantità di acqua contenute in
antichi laghi glaciali.
I ricercatori di Dartmouth si sono
concentrati su alcune sferule, gocce di roccia fusa solidificata,
rinvenute in Pennsylvania e New Jersey. Il team ha poi tracciato la
firma geochimica delle sferule, scoprendo una corrispondenza con i
profili delle rocce che si trovano nel sud del Quebec, nei pressi del
Golfo di San Lorenzo.
Al momento dell'impatto, la regione era
coperta da una coltre di ghiaccio continentale, come attualmente lo sono
l'Antartide e la Groenlandia. Nonostante non sia stato ancora
identificato nessun cratere, lo studio rappresenta un forte indizio
dell'antico impatto.
"Ciò che è eccitante nel nostro studio è che,
per la prima volta, abbiamo ristretto la regione in cui è avvenuto
l'impatto che ha innescato il Younger Dryas", spiega Mukul Sharma,
geochimico dell'Università di Dartmouth e coautore dello studio, "anche
se non abbiamo ancora trovato il suo cratere".
La nascita della civiltà umana
L'impatto
con l'oggetto spaziale ebbe conseguenze catastrofiche, causando la
morte di tutti i grandi animali del Nord America, come mammut, cammelli,
bradipi giganti e tigri dai denti a sciabola. Anche il gruppo umano di
cacciatori-raccoglitori noto come 'Cultura Clovis' fu praticamente
spazzato via dalla storia.
Le prolungate siccità e l'avvelenamento
dell'aria ebbero un effetto disastroso anche sulla vegetazione
dell'emisfero settentrionale, sempre meno rigogliosa. I pochi animali
rimasti, per non morire di fame, furono costretti a massicce migrazioni.
Questa
riduzione improvvisa di animali da cacciare determinò un cambiamento
radicale nell'alimentazione dei nostri antenati, i quali si rivolsero a
una dieta di sussistenza composta da radici, bacche e piccola
selvaggina.
Il raffreddamento dell'emisfero settentrionale spinse
diversi gruppi a spingersi verso sud, percorrendo migliaia di
chilometri, fino a raggiungere il Mediterraneo Orientale, dove i primi
agricoltori cominciarono la coltivazione dei cereali.
"Il
raffreddamento avvenuto durante il Younger Dryas è un evento molto
interessante che ha inciso in maniera profonda sulla storia umana",
spiega ancora Sharma. "Stress ambientali possono aver spinto gruppi
umani nel Vicino Oriente, dando il via all'agricoltura e alla poco nota
'Cultura Natufiana'.
/mafiaevolutionfilm.net/
26/01/17
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